Tre cose fondamentali da sapere sul Chianti
Quanti sono i Chianti?
Le denominazioni di origine controllata e garantita (DOCG) sono due: il Chianti Classico (etichette contraddistinte dal marchio del Gallo Nero) e il Chianti. Le zone vinicole di produzione si estendono in buona parte della Toscana: il Chianti Classico al centro, per circa 71.000 ettari tra le province di Siena e Firenze, e intorno ad esso il Chianti, nelle province di Firenze, Siena, Arezzo, Pisa, Pistoia e Prato.
Il disciplinare del Chianti DOCG prevede sette sottozone (Colli Aretini, Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colline Pisane, Montalbano, Montespertoli e Rùfina) e due tipologie (Riserva e Superiore).
Quali vitigni sono consentiti secondo il disciplinare di produzione?
Le percentuali possono leggermente differire in base alla zona, ma in generale per il Chianti si usa Sangiovese (dal 70% al 100%) ed altri vitigni complementari a bacca rossa (più comunemente Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon), ma entro certi limiti anche uve a bacca bianca.
Sono ammessi soltanto vigneti di collina e con orientamento adatto, condotti nel rispetto di precise regole di viticoltura.
Che differenza c’è tra un Chianti DOCG e un Chianti DOCG Riserva?
Il Chianti DOCG può essere immesso al consumo dal 1° marzo dell’anno successivo alla vendemmia. Il Chianti DOCG può fregiarsi della menzione Riserva se è sottoposto ad un invecchiamento di almeno due anni (a decorrere dal 1º gennaio successivo all’annata di raccolta delle uve) e se all’atto dell’immissione al consumo ha un titolo alcolometrico volumico totale minimo del 12,5 %.
Presso la Tenuta di Torriolo si produce il Chianti DOCG, da uve raccolte nei vigneti che circondano la villa, in posizione scoscesa, con buona esposizione al clima mite e soleggiato, in terreni tipicamente argillosi. Coltiviamo Sangiovese, Cabernet e una piccola porzione di Chardonnay. L’intero processo di produzione avviene all’interno della tenuta, dalla vendemmia, alla vinificazione, all’invecchiamento, nel rispetto delle regole del disciplinare del consorzio al quale aderiamo. Il Chianti è molto più di un semplice vino. È una storia sedimentata nei secoli, un’esperienza da assaporare con i sensi, con il cuore, con la mente!